“Nelle tue mani” di Gabriel Katz

“Le note si susseguono, fluide, dolci e solide come il corso di un fiume, e io non sento altro. Inizio a seguirle, risalendo la folla controcorrente. E mi dico che non è possibile, dev’essere una registrazione. Nessuno può suonare il pianoforte così, in una stazione.”

La musica può salvarti la vita, ma la scelta è nelle tue mani

Io e questo libro ci siamo incontrati “per caso” e in un posto insolito, esattamente come accade ai due protagonisti. Il libro era, in mezzo a tanti altri, su uno scaffale di una grande catena di elettrodomestici, con un titolo che non avevo mai sentito nominare, di un autore sconosciuto e con un prezzo non particolarmente conveniente. Nessun elemento quindi che potesse farlo notare tra gli altri e renderlo particolarmente attraente, ma nonostante questo appena l’ho visto ho “sentito” che quel libro era adatto a me. In quel momento ho deciso che lo avrei comprato e portato con me in vacanza, anche se questo significava che avrei dovuto aspettare ancora parecchi giorni per iniziare a leggerlo.
Vi ho già parlato in passato delle “follie” dei lettori, vero?
Potrei riassumere il mio commento scrivendo che il libro è bello proprio come mi aspettavo che fosse. Anzi, dirò di più, il libro è così bello che mi ha spinto a scrivere una nuova recensione da condividere con voi sul blog. Quindi mi è piaciuto talmente tanto da spingermi a parlarne con altre persone per condividere i miei pensieri e nonostante io abbia letto molti libri ultimamente, non mi capitava da un bel po’ di tempo.
Purtroppo, come avrete notato, negli ultimi mesi il lavoro, gli impegni, la pigrizia e forse anche la mancanza di motivazione, lo ammetto, mi hanno tenuta un po’ lontana dal blog, impedendomi di aggiornarlo quanto avrei voluto e dovuto.
Spero di poter essere più presente d’ora in avanti…soprattutto per le persone che aspettano da tempo di leggere le mie nuove recensioni.
Tornando alla trama del libro, Pierre, un uomo borghese ed inquieto, direttore del Conservatorio di Parigi, incontra per caso alla stazione Mathieu, un vero talento, un ragazzo che proviene da una delle periferie più povere e violente della città. Pierre nella sua carriera ha conosciuto tanti musicisti, ma mai nessuno con un dono così straordinario. Tra l’altro Mathieu è l’unico che potrebbe risollevare la sua carriera in profonda crisi. La musica però richiede pazienza, dedizione, perseveranza, controllo: tutte doti delle quali Mathieu sembra essere sprovvisto. Inoltre Pierre si domanda se il ragazzo sarà capace di liberarsi dall’ambiente difficile in cui è cresciuto.

Ovviamente la risposta la troverete solo leggendo il libro!
Questo libro ha anche qualche difetto: alcuni passaggi della trama sono troppo frettolosi e poco dettagliati. Mi sarebbe piaciuto leggere la descrizione di alcuni momenti importanti che, invece, vengono solo accennati. Il merito più grande, secondo me, resta la dimostrazione pratica della risposta ad una domanda che mi hanno posto più volte: “Si può cambiare veramente la propria vita?”
La mia riposta è questa: io penso di sì, se le circostanze sono abbastanza favorevoli, se qualcuno ti aiuta e soprattutto se sei disposto ad impegnarti davvero molto per riuscirci.
Voi che ne pensate?
Alla prossima recensione!!!

 

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