“I colori dopo il bianco” di Nicola Lecca

i colori copertina 

“Il destino non esiste. Non c’è.
E’ un’invenzione. Il destino sei tu.
E’ ciò che vuoi: ciò che desideri.”

Non è un caso che la mia recensione di questo libro arrivi proprio in un periodo molto difficile per tutti noi. Non so se l’ho già detto in passato, ma di solito “scelgo” il libro di cui parlarvi tra quelli che ho letto, in base alle mie emozioni del momento, senza seguire un ordine preciso. Può capitare che abbia voglia raccontarvi l’ultimo libro che ho letto, come anche un libro che ho letto più di un anno fa, come in questo caso. In questi giorni sentivo l’esigenza di condividere la recensione di questo libro.
La copertina di questo libro mi ha conquistata immediatamente: ritrae uno scorcio di case coloratissime di Marsiglia e fa pensare subito ad una città sconosciuta e lontana.
Il titolo è allo stesso modo attraente: che colori esistono dopo il bianco?
Quello che colpisce subito è la personalità di Silke, la protagonista del romanzo. Una ragazza ricca che sembra avere tutto dalla vita, ma fugge da un rapporto conflittuale con il padre padrone. La ragazza ha un’anima ribelle e non riesce ad accettare le regole rigide imposte dai suoi genitori. Per questo, arrivata al culmine della sopportazione, decide di trasferirsi per un periodo a Marsiglia, in una città caotica, ma piena di vita, trovando la forza per cominciare tutto daccapo in una città sconosciuta, senza nessun aiuto.
Silke lascia il bianco della sua vita passata, delle montagne e di Innsbruck, per andare verso i mille colori che offre Marsiglia.
Nella città francese, Silke insicura ed introversa, è spaventata da un ambiente pieno di rumori, ma anche di colori e odori nuovi. I primi giorni sono difficili e faticosi, ma la distanza tra Innsbruck e Marsiglia non è solo fisica. C’è una distanza culturale e mentale enorme tra le due città.
Silke non si fa intimidire dalla paura del diverso, entra in contatto con l’illegalità e lo sporco della città. I suoi comportamenti farebbero infuriare suo padre, una persona piena di pregiudizi, un perfezionista che non ammette errori, ma grazie a personaggi come Murielle, Didier e la gattara, Silke capisce che oltre ai confini costruiti dai suoi genitori esiste un mondo bello, pieno di vita e generoso.
Dopo varie difficoltà la protagonista si ritroverà cresciuta, più matura e soprattutto riuscirà a dare un senso alla sua vita, troverà la strada giusta da percorrere per essere felice ed essere finalmente se stessa, senza vergogna.
Consiglio questo libro a tutti quelli che “si sentono fuori posto” e non realizzati. Questo libro racconta che la vita è un insieme di colori e vivere significa anche essere pronti ad accettare tutte le sue sfumature, anche quelle meno allegre. La vita è un insieme di emozioni: a volte dietro il brutto si nasconde il bene e dietro il bello si nasconde il male. Questo libro spiega come le diversità ci mettono a confronto con il nostro modo di vivere e intendere la vita. Le diversità che, spesso si scontrano con la nostra visuale, mostrandoci come la nostra prospettiva sia solo parziale.
Tutti, ad un certo punto della nostra vita, abbiamo desiderato di cambiare il nostro destino, ma molto spesso abbiamo avuto paura di fare il passo successivo.
Se vogliamo andare a scoprire che colori ci sono dopo il bianco l’unico modo è mettersi in cammino…
Buona lettura!!!
arcobaleno