L’opale perduto di Lauren Kate

  

«Questo è quello che fanno le mamme» mormorò. «Questo è quello che sono le mamme.» Con le mani tremanti rimise a posto la bambola sul davanzale. «Io non sarò mai una madre.»

“La vita era come la musica. Se cambiavi una sola nota, cambiavi la melodia.”

Buon anno nuovo a tutti!!!
Ecco il libro che aspettavo da un bel po’ di tempo…una storia talmente bella che ti lascia la voglia di raccontarla e condividerla con gli altri. Lauren Kate è una di quelle autrici delle quali ho letto tutto. Questa premessa è necessaria per chiarire che conosco e amo il suo stile, indipendentemente dall’argomento narrato.
Questo libro è ambientato in una delle città più belle del mondo, una città alla quale sono molto legata anche per motivi personali: Venezia. Una città immortale che vive sopra l’acqua, capace di affascinare con luci e ombre, una città capace di farti perdere e allo stesso tempo farti ritrovare.
Ci troviamo nei primi anni del ‘700, la città è descritta con incredibile cura, tanto che il lettore ha la sensazione di vivere ogni luogo insieme ai protagonisti. Nelle descrizioni minuziose dei luoghi è evidente lo studio fatto dall’autrice per rendere tutto verosimile. I due protagonisti Mino e Violetta sono descritti in modo molto accurato. Sono entrambi orfani e crescono in un istituto, ma affrontano la loro condizione in modo completamente diverso: lei all’apparenza sembra molto sicura di sè, ma ha un grande bisogno di amore,la sua ambizione, la sua voglia di libertà e la paura delle responsabilità le faranno commettere un terribile errore di cui si pentirà, lui è alla ricerca disperata della madre che l’ha abbandonato, è fragile ed insicuro, ma sa anche amare con tutto se stesso. I due protagonisti sono molto umani, hanno un passato importante e doloroso che li ha segnati e che me li ha fatti amare, anche se in alcuni momenti le loro azioni mi hanno fatto arrabbiare, per quanto erano incomprensibili e sbagliate, dal mio punto di vista. Le loro vite, mentre gli anni passano, si incontrano e si separano più volte. Mino e Violetta si amano, si odiano, si inseguono e non riescono a raggiungersi, si perdono tra bugie, segreti e incomprensioni per poi ritrovarsi nell’epilogo che darà un senso a tutta la vicenda, ma lascerà senza parole il lettore… L’altra protagonista della storia è certamente la musica, entrambi la amano moltissimo e nelle loro vite ha un’importanza determinante. In questa vicenda le storie di tutti i personaggi, anche quelli secondari, si uniscono come le note per formare un’unica melodia.
In conclusione, se vi è venuta voglia di conoscere la struggente storia d’amore di Mino e Violetta, mi sento di consigliarvi questo romanzo per “evadere” dalla realtà ed immergervi in uno spazio e un tempo completamente diversi…
…alla prossima recensione!

Lascia un commento